Narcisisti che non siamo altro

 

Una di quelle belle cartoline con i fiori, che si vendevano nei Centri Mariapoli


Il Movimento dei Focolari si presta ad illustrare tutto il campionario del narcisismo possibile ed immaginabile, e a pensarci sembra incredibile. Proprio il movimento che più di ogni altro al mondo punta sull'altruismo, sull'"amore al fratello", sul dimenticare se stessi, è un concentrato di comportamenti narcisisti. E ci metto dentro anche me, per citare i Litfiba, "Tutte le vite, per primo la mia"!

Ora vi invito a non pensare a voi stessi, non siate narcisisti ed immaginate il Movimento dei Focolari come un unico corpo soggetto a questa tendenza. D'altra parte, essere una collettività è proprio quello che volevamo. 

Le crisi si manifestano spesso con comportamenti esagerati, eccessivi, con possibili abusi di sostanze o di alcool, agitazione psicomotoria. (Fonte: qualunque sito di psicologia possiate trovare online)  

Eccoli qua, i nostri Narcisisti Foc. Overt, ovvero quelli manifesti, esuberanti. Naturalmente l'abuso di sostanze è sostituito da quintali di torte e dolciumi che si portano agli incontri... (Magari fosse vero, in realtà si parla di problemi di dipendenze nascosti, ma diffusi). L'agitazione psicomotoria è nell'esigenza continua di fare, organizzare, riempire l'horror vacui

Sfatiamo una leggenda mariapolitana: non è vero che i Foc. scambiano tutta la depressione per prove spirituali, in realtà sanno distinguere le due cose. Il problema nasce, caso mai, nel modo di curare il disagio psichico, ma questo riguarda tutta la società contemporanea. In ogni caso, una persona sempre depressa fa "calare l'atmosfera"... E invece una persona sempre "su"? 
Le persone in fase euforica sono attratte dal Movimento come le falene dalla lampada: c'è un proliferare di "wannabe Chiara", ovvero individui che vogliono riprodurre il suo modello carismatico in piccola scala, per avere l'affermazione che ha avuto lei. Queste persone sono scambiate per trascinatrici, per collaboratori perfetti; se sono sposate, le loro famiglie hanno vite caotiche, perché non accettano di impostare ritmi regolari, che per i figli sarebbero indispensabili. Vorrebbero che il Movimento progettasse continuamente nuove iniziative, come se tutte quelle già in piedi non bastassero mai; lo fanno perché l'amore deve essere "concreto" e l'agire condiviso, ma in realtà la loro più grande nemica è la "noia", un termine ampiamente usato da Igino Giordani (ad esempio https://tanyaemarfisa293.blogspot.com/2023/09/cantare-di-chiara-carisma-parte-ii.html )

Sapete per chi aveva una grande ammirazione Chiara, su chi riponeva le sue  speranze? Sui gen 3, gli adolescenti, che definiva "una generazione di santi" (significativo, per illustrare il suo concetto di santità). Sul palco del "Supercongresso gen 3" il regista della Rai Marco Aleotti caricava uno stuolo di ragazzini ballerini, cantanti, fondamentalmente scalmanati e gasati all'idea di esibirsi in mondovisione; quel genere di adolescenti che, negli stessi anni Novanta (il primo Supercongresso è, se non erro, del 1992), popolavano la trasmissione "Non è la Rai". Cosa ripetono ancora oggi i gen3, in continuazione? "Vogliamo essere protagonisti". Protagonista: così si sentiva Chiara, un'eterna gen 3; "Ho scoperto che anche Maria era una gen3!"

Mica tanto diverso da così... Ti giuro amore, un amore eterno...


Ci sono tuttavia ulteriori sintomi che si manifestano durante una crisi maniacale:
- Una capacità ridotta di portare a compimento i propri obiettivi
- Una diminuita capacità di formulare giudizi e di fare pianificazione
- Difficoltà nell'ottenere e mantenere concentrazione

Avete mai notato che la passione, nel Movimento, per la parola "nuovo" e la necessità di impiantare continuamente nuove iniziative, rende difficile seguire quelle già in atto? E come mai, ogni anno, Chiara annunciava "una bomba", una nuova intuizione che lo Spirito Santo le aveva manifestato? "Adesso viviamo per"... Ma le cose per cui vivevamo fino a ieri, hanno smesso di essere importanti? E, soprattutto, si sono concluse, le questioni si sono risolte? Ne viene fuori che la spiritualità di Chiara è densissima, basterebbe un solo suo  punto per meditare una vita intera, e invece continuava ad espanderla; persino quando diceva di voler fare ogni piccola cosa per bene lo trasformava in una nuova ossessione, qualcosa di eccezionale ed esagerato. 

- Un interesse aumentato verso il sesso
- Attuazione di condotte che determinano rischi per la propria salute, come guida spericolata o assunzione di sostanze. 

L'interesse per il sesso c'è ed è la negazione assoluta del sesso, che nel Movimento viene portata avanti con una violenza che ha pochi paragoni negli altri gruppi cristiani. Per quanto riguarda i comportamenti a rischio, sappiamo che é così, se non altro per la famosa mancanza di sonno ed alimentazione regolare, che è stata scambiata per "radicalità dei primi tempi" ed ha portato molti all'esaurimento. 

Gli individui con disturbo narcisistico di personalità generalmente mancano di empatia, dimostrandosi incapaci di riconoscere i sentimenti e i bisogni degli altri, nonché di identificarsi in essi. 

Avete mai notato che nel Movimento, in mezzo a tanto love bombing, esistono  persone che sembrano prive della minima empatia? E si tratta spesso di quelle persone che parlano dal palco. Chiara stessa veniva descritta come molto amorevole, ma ogni tanto se ne usciva con affermazioni che tradivano una sorprendente mancanza di comprensione umana, ad esempio verso chi non aderiva al suo Ideale, o lasciava il Movimento.
Purtroppo questi individui popolano i focolari, ed arrivano ad occupare i ruoli più importanti, soffocando gli altri.

Già, gli altri... 

Inarcisisista covert è inibito, vulnerabile, ipersensibile alle critiche, ha paura del rifiuto, prova spesso vergogna e imbarazzo, sente sempre un’enorme distanza tra sé e gli altri. Ma, a differenza di quanto si può notare ad un’osservazione superficiale, il narcisista nascosto non è un dolce e affettuoso gattino, ma un leone addormentato. Condivide infatti con il suo contraltare overt l’atteggiamento di sfruttamento e manipolazione nei confronti degli altri, l’assenza di empatia, una certa quota di aggressività (seppur generalmente inferiore rispetto al narcisista overt) e la presenza di fantasie grandiose (nonostante queste, a differenza di ciò che accade per il narcisista overt, siano celate e meno consapevoli).

Ed eccoci qua, tutti noi che ci saremmo sotterrati piuttosto che salire sul palco del Supercongresso a sventolare i fazzoletti, però magari eravamo invidiosi di quei gen, coccolati dalle focolarine... Chiara Lubich ha bisogno dei suoi narcisisti "covert", quelli a cui sussurrare "Ogni anima ha da essere una mia espressione e null'altro". Perché dare dei narcisiti anche a questi poveretti? 

La differenza fondamentale tra un narcisista covert a titolo personale e la gente covert del Movimento sta nel fatto che, per quest'ultimi, le fantasie grandiose non sono personali, ma sul destino del gruppo: noi faremo il mondo unito, un giorno la Chiesa si sveglierà focolarina, Chiara è la nuova Maria, Gesù Abbandonato si è manifestato a lei dopo 2000 anni per fare la rivoluzione... Al tempo stesso, nel coltivare queste convinzioni di assoluta superiorità, i focolarini sono insicuri, terrorizzati all'idea che qualcuno smonti le loro teorie, smantelli, anche con poche critiche, Chiara e tutto il suo "castello esteriore"; e per questo si ritirano facilmente in un atteggiamento passivo, chiuso al mondo esterno, tutt'altro che socievole. Questo è il comportamento, per dire, dell'assistente quando infila la bobina nel registratore, ma il gruppo lo contraddice ed inizia a contestare per qualche motivo. Si mostra scosso, come se subisse un attacco personale, diventa autoritario di colpo, oppure si trincera dietro qualche atteggiamento di vittimismo. "Questa è la mia vita!" Eh già, vi ricordate? (https://combustibilefoc.blogspot.com/2023/09/in-ascolto-dei-giovani.html )

Vorrei concludere con i focolarini che fanno un po' i narcisisti covert addirittura con Gesù, cosa non infrequente. Ringraziamo Mario De Siati e il Gen Rosso, ancora una volta, per questa canzone, con cui hanno descritto mirabilmente lo spirito del loro tempo. 

Noi, che abbiamo lasciato ogni cosa per te,
cosa avremo in cambio?
Diccelo, Signore.
Noi, che abbiamo lasciato patria per te,
quale patria avremo in cambio?
Diccelo, Signore.
Guardati dal tuo amore,
noi ti abbiamo seguito,
nulla sapendo di più,
tu ci hai trascinati dietro di te.

Beati voi, beati voi, beati voi
perché vostro è il Regno.
Voi avrete di più su questa terra
e avrete la vita per l'eternità.
Voi farete cose più grandi di me,
voi sarete me,
voi sarete me



C'è veramente di che ammirare Nostro Signore e la Sua pazienza, nel sentirli dire che lo hanno seguito "Nulla sapendo di più, Tu ci hai trascinati dietro di te"... Se ne sono andati via di casa da completi sprovveduti? Responsabilità di Gesù, che li ha sedotti! I nostri pretendono di sapere con insistenza "Cosa avremo in cambio": ti abbiamo seguito, sì, ma adesso te lo facciamo pesare. Gesù promette loro addirittura "Voi farete cose PIU' GRANDI DI ME", per finire con l'immancabile "Voi SARETE ME". A sottolineare le modestissime aspettative. 

Sono andata a controllare l'episodio del Vangelo a cui è ispirata la canzone e, come immaginavo, il discorso di Gesù è un po' diverso:

27 Allora Pietro, replicando, gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che ne avremo dunque?» 28 E Gesù disse loro: «Io vi dico in verità che nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. 29 E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi. (Mt 19, 27-29) 

Voi lettori trarrete conclusioni più grandi di me; personalmente osservo che: Pietro chiede cos'avranno "dunque", cioè di conseguenza, non "in cambio"; la gloria promessa da Gesù riguarda la vita eterna, in una dimensione dopo la morte, non c'è traccia della solita fissazione di "diventare Dio" su questa terra. 

E così, quando alla domanda "Cosa avremo in cambio? Diccelo Signore" si vedono arrivare le deludenti miserie della vita quotidiana, la disillusione del secolo, l'abbandono di molti, "i fallimenti che da oggi per tua natura fatalmente attirerai", il narcisismo dei Foc., di qualunque tipo sia, li schianta. 

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