Educazione focolarina: purezza e propaganda

 



Scrivere questo post mi ha riservato notevoli sorprese. Ho iniziato a ricercare, come al solito, l'esatto significato del termine "purezza", che Chiara Lubich utilizza quando tratta, per così dire, dell'educazione sessuale. A cosa bisogna dire di no, che cosa bisogna fare, anzi, non-fare? E, a sorpresa, ho trovato pochissime definizioni, solo quintali di propaganda.
La "purezza", non l'astensione, la castità, la verginità: un termine molto più vago e quindi più attraente. Ed anche pericoloso: di come la purezza venga associata al fanatismo, non è il caso di iniziare a parlare, o non riusciremo più ad arrivare al nostro tema. Ma è proprio per questo che la parola "purezza" viene scelta da Chiara per rivolgersi ai gen, i giovani del Movimento dei Focolari: la purezza scintilla come la neve al sole, fa parte del corredo di doti eccezionali con cui i "suoi" giovani devono attrarre gli altri, mostrandosi "radicali", "totalitari" e "controcorrente". La purezza fa parte, come al solito, del propagandismo. 

Poi, purtroppo, ho ritrovato lui, di cui ero quasi riuscita a dimenticarmi. 

NO AI VIZI, SÌ ALLE VIRTÙ

Carissimi Gen 3, questa volta il Congresso ha molti fini, parecchi scopi e una varietà di programma che spero proprio vi piacciano. Si potrebbe dire però che nella sua parte predominante questo Congresso ci arricchisce di teologia Gen[ quindi i Gen hanno una teologia tutta "loro"? n.d.R].  mostrandoci quali sono i principali aspetti che assume in noi l’uomo vecchio. E poi ci sarà un tema su Maria che mostra tutte le virtù dell’uomo nuovo. (…)
Se dobbiamo parlare di uomo vecchio subito sentiamo ribollire nella nostra anima lo spirito della rivoluzione. Infatti i Gen 3 hanno come scopo sgominare l’uomo vecchio in se stessi e dovunque si trovi, qualsiasi aspetto esso assume. Ma già che ci siamo cominciamo col parlarne un poco. È da tanto che ci penso, ricordando che si stava avvicinando il nostro Congresso. I principali aspetti che l’uomo vecchio indossa in parte credo li conosciate, ma li elenchiamo qui tutti, perché tutti imparino e non si trovino disarmati nel combattere l’uomo vecchio perché non lo conoscono bene. I nomi degli aspetti sono: la superbia, l’avarizia, la lussuria, la gola, l’ira, l’invidia, l’accidia. Per spiegare meglio l’uomo vecchio io ho pensato di raffigurare ogni suo aspetto con una bestia allegorica. (…)

Come avrete capito, gli aspetti dell'uomo vecchio sono i sette vizi capitali, che Chiara tratteggia come delle allegorie, secondo una consolidata tradizione medievale.

Lo vedete quello schifoso verme rosa con la peluria bianca che porta il radar sugli occhi? È il simbolo di quelli che vogliono fare i brutti peccati impuri. Questo aspetto dell’uomo vecchio si chiama la lussuria. Prima di tutto è un verme rosa e questo fa ribrezzo, poi ha la peluria bianca, perché si avvicina alle persone in modo carezzevole per attirarle al male. Infine ha il radar sugli occhi per captare i ragazzi e le ragazze non vigilanti, incauti, non sul piede di guerra e attirarli nelle sue spire. (Chiara Lubich, discorso al Congresso Internazionale dei Gen 3, giugno 1973)

Al Congresso del 1973 io non c'ero, ma questo schifoso verme rosa è arrivato anche a me e ha traumatizzato significativamente la mia infanzia. Rosa perché richiama la nudità, quindi la visione del corpo umano nudo "fa ribrezzo" (QUESTO fa ribrezzo, che sia rosa). Mi domandavo chi mai potesse essere attratto da quello schifo, con la peluria bianca, eppure Chiara era convinta del contrario, che il mondo fosse pieno di ragazzi "non vigilanti, incauti"... A mio avviso, a vedere il verme rosa i ragazzi sarebbero scappati tutti a gambe levate. Non riuscivo a capire, poi, che cosa fossero questi "brutti peccati impuri": Chiara non lo specificava mai. Il verme non è simbolo dei peccati, ma delle persone che li "vogliono" fare (nessuno spazio per questioni di istinto, debolezza, dipendenza, attrazione...), quindi esistevano delle persone orribili, tutti coloro che parlavano di "atti impuri", sesto comandamento che avevo imparato al catechismo, dovevano essere dei mostri. 

Prima di proseguire, ci sono due notizie, una buona e una cattiva: la buona è che in seguito, quando ho iniziato a recarmi io stessa ai Congressi Gen, il linguaggio era cambiato, e non ho mai sentito pronunciare discorsi violenti e traumatizzanti come questo, e soprattutto come quelli che state per leggere. 
La cattiva è che la predicazione di Chiara negli anni '70 ha forgiato tutti i nostri genitori, gli assistenti gen e tutti gli attuali dirigenti del Movimento dei Focolari. Quindi, quando queste persone tentano di fare discorsi sul "dialogo", immaginate che provengono da un simile background. E i danni che possono avere fatto nell'educazione dei giovani, anche in buona fede. 


LE LEGGI DI DIO PER UN MONDO NUOVO

Poi c’è il sesto comandamento, che è molto delicato. L’abbiamo già visto quando abbiamo parlato delle virtù e dei vizi. “Non commettere atti impuri”. Qui occorre ricorrere alla Madonna affinché ci tenga lei una mano in testa. Piuttosto che fare un atto impuro è meglio morire.
Per rimanere puri cosa dobbiamo fare? Dominare la curiosità ed evitare di guardare libri o figure cattive, allontanarci dalle occasioni. Non dobbiamo assolutamente vedere libri proibiti, rappresentazioni o balli scorretti, non dobbiamo avere amici cattivi o vestiti immodesti, e non dobbiamo essere nell’ozio che, come sapete, è il padre di tutti i vizi. Nelle tentazioni che ci vengono, l’unica cosa da fare è scappare subito. Non dobbiamo star lì a combattere questo nemico. Dobbiamo fuggirlo e invocare l’aiuto di Dio e della Madonna, e saremo salvi.
I ragazzi e le ragazze nella maggioranza vorranno sposarsi quando saranno grandi. Ebbene, bisogna arrivare al matrimonio veri uomini e vere donne, purissimi, e aspettare di essere maturi per pensare al matrimonio. Non intavolare subito relazioncine: il ragazzo con la ragazzina, il ragazzino con la ragazza. Queste sono proprio pagliacciate. Bisogna aspettare di essere diventati adulti, maturi per pensare al matrimonio e intanto crescere puri, veri uomini e vere donne.
IMPURITÀ: va contro questo comandamento chi commette un atto impuro da solo o con gli altri, oppure permette che altri lo commettano su di lui. (…) Però, se succedesse di commettere un atto impuro, non bisogna mai avvilirsi, mai disperarsi. Se vi succedesse, vi consiglio di ricorrere al confessore e di dirglielo affinché non si ripeta più. Certo, quando un giovane ha l’abitudine di cadere in questo peccato, è un molle, non capisce niente, cammina nella vita spirituale come uno che ha le catene ai piedi e, attaccata alle catene, una palla di ferro. Ma se va dal confessore e si confessa, il confessore gli dà la grazia e la forza per ricominciare. E i confessori sono molto contenti di confessare perché hanno tanta misericordia di Dio da distribuire. Quindi più si dicono al confessore i peccati (veri, naturalmente), più il confessore è contento di poter perdonare. (Chiara Lubich, discorso Al Congresso Gen 3 del 1974)

Avrei voglia di concentrarmi su Chiara che, nel finale, vorrebbe quasi inventarsi i peccati pur di fare colpo sul confessore; che abbia esagerato anche qui, apposta per fare colpo sui piccoli Gen? Purtroppo, le sue parole rimangono, registrate e trascritte, ed hanno viaggiato per parecchio tempo.
Ancora non è chiaro che cosa sia questa "impurità", tutto rimane nel vago, nel generico. E nel tremendo: meglio morire che commettere... Boh, non si sa cosa. E allora, bisogna essere dei Gen non puri ma sgamati, per intuire tra le righe che il "molle" che non capisce niente potrebbe essere uno che si masturba, e via dicendo (lo ipotizzo per l'espressione "l'abitudine di cadere" ma non è neanche sicuro). L'unica parte esplicita è quella in cui Chiara censura un elenco di cose:
- La curiosità 
- Le figure cattive (la pornografia? Per essere "cattive", bastava che delle figure avessero una faccia un po' corrucciata)
- I libri proibiti (forse Chiara non era stata informata che l'Indice dei Libri proibiti della Chiesa cattolica era già stato abolito nel 1966)
- Gli amici cattivi
- I balli scorretti (questo è il cavallo di battaglia della Lubich, i balli scorretti in discoteca erano proprio la peggiore di tutte)
- I vestiti immodesti (a questo dedicheremo un post a parte)
- L'ozio (e vai con lo sfruttamento del lavoro dei membri del Movimento, minorenni compresi; per il loro bene, non teniamoli a riposo che cadono negli atti impuri!)

Insomma, un classico atteggiamento di censura, per tenere gli adepti isolati dal mondo esterno, e nessun riferimento a reali comportamenti PERSONALI, ovvero che possano incidere sul proprio corpo, sulla propria anima. Nessuna riflessione sul perché certe cose siano proibite dal Catechismo della Chiesa cattolica, e se lo siano sempre state. E poi, sono gli aspetti più importanti, le grandi questioni della sessualità? I rapporti sessuali completi, quelli incompleti, le pratiche sessuali correlate, la masturbazione, l'omosessualità, e via dicendo? Magari gli atti impuri potrebbero essere oggetto di discussione riguardo a queste cose, piuttosto che i balli e i giornalini. Ma Chiara non discute mai, e poi questa roba le fa troppo schifo, è inconcepibile per lei. 

Chiara non parla nemmeno di "rapporti prematrimoniali", le interessa che i ragazzi non abbiano delle "relazioncine" (termine che sembrerebbe indicare rapporti assolutamente platonici) che definisce "pagliacciate". Perché? Non siamo nel campo di ciò che è giusto e sbagliato, ma solo di qualcosa di ridicolo, non degno dei "veri uomini e vere donne purissimi", degli Ubermensch che arrivano al matrimonio senza avere perso un solo atomo di purezza, più o meno così:

Grazie a chi ha fatto questo meme 
Belli distanziati, con un ostensorio in mezzo. Che emana lui i cuoricini: Agape ha sostituito completamente Eros.

Approfondiamola, la questione delle "pagliacciate", che ci avventura nel cuore della propaganda. Vi anticipo già che ritorneremo ancora al discorso di Chiara del 1974, per evidenziare un'altra parte, che forse avrete colto già da soli, che è la peggiore.
Per affrontare il nesso purezza/propaganda, mi servirò della trascrizione di un intervento di Opus, Carlos Clarià (1940-2009), responsabile del Movimento Gen maschile dal 1978 al 1996. Opus, secondo uno schema consolidato, risponde alle domande preparate da alcuni gen. Nemmeno lui scende troppo nei dettagli, su cosa si possa o non si possa fare "con una ragazza"; anzi, sembrerebbe lasciare una certa libertà di discernimento, sulla base della situazione specifica. 
Ma quello che preoccupa di più i gen, a giudicare dalle domande, è "Capire se stare con una ragazza è la volontà di Dio." Non come, quindi, ma proprio il fatto di starci, di non essere single. 

Cosa vuole Dio che io faccia? Lui vuole che io impari ad amare. Perché, in fondo, lui vuole che io riesca ad imparare ad amare come Lui ama, vuole che io sia come Lui, che è il massimo. Allora è semplice: se io sono con una ragazza, e io vedo che il rapporto con questa ragazza mi aiuta a crescere nell’amore, io vedo che vivo sempre di più l’Ideale, che mi impegno di più, che mi sento più lanciato verso gli altri, che vivo meglio la purezza, allora posso dire che per forza questo rapporto è qualcosa che Dio vuole, che mi sta facendo crescere. Se invece io vedo che il rapporto con questa ragazza mi chiude sempre di più, perché ho voglia di star solo con lei, ma anche lei pretende che io stia sempre solo con lei, prima andavo con i gen, adesso un po’ meno… Prima ero impegnato a vivere l’Ideale, adesso un po’ meno, adesso ho un sacco di problemi per vivere la purezza, prima ero generoso con le mie cose e le mettevo in comune con gli altri, adesso no… Adesso posso dire: senti, ma sarà volontà di Dio tutto questo, perché Dio che mi vuol far crescere nell’amore, mi vuol far fare proprio un’esperienza che è esattamente alla rovescia. E allora stiamo un po’ attenti… 

Insomma, penso che abbiate capito l'antifona: se la ragazza pretende attenzioni per sé, allontana il gen da Dio? No, lo allontana dalla frenetica vita del Movimento, fatta di incontri e condivisione totale, proselitismo continuo. Ruba una risorsa preziosa all'organizzazione. Oltretutto, una persona esterna al Movimento vorrà conoscerlo, dire la sua sui contenuti che propaga, ma non è detto che si ritrovi automaticamente d'accordo e disposta a convertirsi. Meglio, quindi, insegnare ai gen a "tagliare" e ad andarsene, ad evitare il più possibile le relazioni per tutto il periodo della militanza giovanile.
Va aggiunta una cosa: Opus si sta basando anche sulla sua esperienza personale, perché nel Movimento era celebre la storia del suo fidanzamento. Aveva conosciuto l'Ideale in Argentina insieme a Marta, la fidanzata con cui stava per sposarsi, ma ambedue avevano deciso (o erano stati convinti?) di lasciarsi per diventare focolarini consacrati, tra i più attivi nelle file del Movimento. La speranza è che vada sempre così bene?

Se noi vogliamo respirare l’aria pura, possiamo sembrare persone strane (…) D’altra parte, anche a Gesù è successo lo stesso, lui girava le città, alcuni gli venivano dietro, altri ridevano di lui (…) Io penso che a una cosa bisogna stare attenti: quando noi parliamo di purezza, dobbiamo far vedere che non è che siamo bigotti, non è che siamo persone con complessi, non è che siamo persone represse, che abbiamo paura, nel caso nostro, delle ragazze o, nel caso delle gen, dei ragazzi, ma neanche per sogno. È che abbiamo trovato una cosa molto bella: che abbiamo trovato la possibilità di voler più bene alle ragazze, o loro ai ragazzi. Quindi, non metterci noi con timori isolati: far vedere, e questo bisogna conquistarselo, che noi siamo più di loro (i giovani “del mondo”) capaci di amare tutti; se tu hai un’amica, io ne ho cinque, capito? Vivendo così, è più degli altri, non meno degli altri. E vivere così, guardate che è possibile, eh! E sapete perché? Essere capace di amare tutte queste ragazze, essere amico di tanti ragazzi, proprio perché si vive la purezza. Proprio perché vivendo la purezza ti si apre questa capacità di amare tutti, e quando tu non la vivi ti chiudi su te stesso e sul rapporto con una persona sola. (…) Fate vedere che questo è un dono, non un complesso. E ricordate che Chiara ci ha detto “Fate vedere questo ai giovani, la bellezza di questo.”

Non siamo persone con complessi: noo, ci ha solo traumatizzati il verme con la peluria (e aspettate di leggere i testi che arriveranno dopo), in più Chiara ci ha ordinato di scappare da chiunque abbia a che fare con i misteriosi atti impuri. Ma ecco che adesso Chiara ribalta la situazione, con la consueta schizofrenia, e impone di andare in mezzo ai giovani, per propagandare la bellezza della purezza. La purezza offre i soliti poteri, ovvero essere capaci di amare tutti (quindi la gente sessualmente attiva non sa amare il prossimo, cosa non vera), e una notevole popolarità: questo gen circondato da cinque ragazze sembra un play boy, anche se non combina nulla, mentre quello che dedica tempo e amore alla propria ragazza si chiude, è un egoista. Perché amare una persona sola? I focolarini sono poligami, sono poliamorosi... Dell'Eros focolarino, ovviamente, non di quello reale. E il partner, indirettamente, viene svalutato: non merita che gli dedichiamo troppe attenzioni.
Se con gli amici non funziona, se anziché ammirarci, alla prova dei fatti, ci prendono in giro... E' successo anche a Gesù, giusto per paragonarci a Lui, con la solita modestia. 

Veniamo alla parte peggiore. Per tornare alle parole di Chiara, la definizione di "impurità" che ci concede è: "Chi commette un atto impuro da solo o con gli altri, oppure permette che altri lo commettano su di lui."
Mi sono venuti i brividi. Se qualcuno commette un atto impuro su di te, sei colpevole quanto lui, perché glielo hai PERMESSO. Non sei vittima di un abuso, di una violenza: sei complice ed altrettanto colpevole.
Chiara non ha inventato questo modo di pensare, che è alla base del pensiero patriarcale ed è rivolto soprattutto alla donna: è lei che deve difendersi, non per se stessa, ma per impedire che si realizzi "l'atto impuro". Ricordiamoci che fino al 1981 in Italia era possibile praticare il "delitto d'onore", ovvero i responsabili di un adulterio si meritavano di essere assassinati senza troppe conseguenze; ma, soprattutto, la violenza sessuale fino al 1996 era considerata un reato contro "la moralità pubblica e il buon costume", e solo dopo un lungo iter è divenuta reato "contro la persona". La legislazione precedente era ancora il vecchissimo Codice Rocco, di età fascista: durante il Fascismo gli organi sessuali della donna venivano considerati, in un certo senso, di proprietà della patria, per assolvere la funzione riproduttiva ed educatrice degli "uomini forti" della nazione. 

Con un simile punto di partenza, però, Chiara potrebbe essere comunque più moderata, ed invece si scatena, raggiungendo toni sconcertanti, al punto che mi trovo costretta a scrivere ATTENZIONE - CONTENUTI CHE POTREBBERO OFFENDERE LA SENSIBILITA' DI QUALCUNO- PARENTAL ADVISORY

Rocca di Papa, 29 novembre 1977 Chiara alle dirigenti gen 3 "Risposte alle domande" (46')

Poi qui c'è scritto... Naturalmente quelle cose gravi che stanno succedendo adesso, vero? in tante scuole. Qui dalla Spagna, le gen 3 della Spagna dicono: nei nostri collegi e fra tante nostre amiche si sta iniziando ad imparare le teorie sul divorzio, sull'aborto, su esperienze di tutti i tipi, esperienze di tutti i tipi. Anche i professori stessi, ho letto in un'altra domanda, incominciano ad insegnare cose contro la purezza, anche a farle magari, contro la purezza, ecc. E poi un'altra mi dice anche se è possibile l'aborto quando si è stati violentati. Ecco. Io lo dico per quelli che capiscono, anche se non capite è lo stesso, son cose anche così che capirete. (Probabilmente Chiara intende che alcune Gen3, seppur già "dirigenti", sono così piccole da non capire di cosa si stia parlando). Poi qualcuna mi chiede anche: so che adesso tutto il Movimento si è impegnato per fare una legge contro l'aborto, cosa possiamo fare noi? Io rispondo a tutte queste domande adesso, no? Poi qualcuno... naturalmente gira l'idea dell'aborto, vero? Sapete cos'è l'aborto? Ammazzare un bambino. In qualsiasi età, in qualsiasi mese, in qualsiasi... ammazzare un bambino. Ora si può fare? Si possono ammazzare i bambini?
Gen: No.
Chiara: Mai. Mai, mai. Ecco. (…) Adesso una mi fa una domanda molto particolare dice: se una ragazza è violentata, vorrebbe dire: lei non voleva, poverina, ma c'è stato un ragazzo che l'ha ... insomma, capite? Può fare l'aborto? No, non può fare. Quella ragazza è una martire, è come santa Maria Goretti pressappoco, perché lei non lo voleva, quindi le è capitato una disgrazia addosso, si capisce, però lei... è per lei volontà di Dio perché lei non ha potuto far niente, non ha potuto difendersi, l'avranno legata, l'avranno... non ha potuto. Quindi per lei è volontà di Dio, quindi che si cresca su il suo bambino, sarà onorata dalla società buona, dalla società cristiana, dal Movimento dei Focolari, dalle gen. Sarà onorata come una martire. Tutti vorranno bene a quel bambino e a quella ragazza e avrà molto più onore di tante, che sembrano pure e che invece hanno usato tanti mezzi per fare brutte cose senza nessuna conseguenza. Quelle sono guardate male dal Cielo e sono viste come dei diavoli, quelle, che imbrogliano e si fanno passare per pure e sono sozze, come l'inferno, ma questa no, questa è una martire, questa bisogna guardarla così, e bisogna aiutarla.
Mi ricordo una volta che... i primi tempi che nel primo focolare ho incontrato una ragazza che era in queste condizioni, io non so com'era successa la cosa, comunque mi ricordo quale era l'atteggiamento del Movimento già sin d'allora. Io l'ho portata a casa, in focolare. Perché era stata abbandonata da un soldato, allora c'era la guerra, quindi i soldati, no? e aspettava un bambino. E mi ricordo che per tranquillizzarla le ho detto... lei era pentita perché si vede che c'entrava anche lei, le ho detto: "Guarda, adesso tu sei pentita quindi il tuo peccato non c'è più, adesso c'è la tua creatura che aspetti. E quando qualcuno parlerà male di te, penserà male di te, tu ricordati della Madonna. Quando aspettava anche lei Gesù Bambino, e di sicuro qualcuno avrà pensato male, persino san Giuseppe ha dubitato, perché non sapeva che c'era di mezzo lo Spirito Santo. E mi ricordo che le ho fatto il paragone, le ho detto: adesso tu allevati il tuo bambino... Si è tutta sollevata, s'è cresciuto un bel bambino, è nato il bambino, e poi non so, so che per tanto tempo è rimasta in collegamento con il Movimento, adesso il Movimento è vasto non so dov'è andata a finire; per dire. L'aborto non è mai possibile neanche quando una persona è violentata. Mai.

La questione dell'aborto è delicata ma, al di là di come ognuno la pensi, vi faccio notare che la "poverina" violentata deve assicurare in tutti i modi di essere stata "legata", ovvero di non avere avuto nessuna partecipazione, nessuna volontà nell'atto, e di essere stata impossibilitata a difendersi. Significativamente Chiara la associa ad un'altra ragazza, che sembrerebbe invece rimasta incinta per un rapporto consenziente con un soldato, e quindi deve pentirsi: le due pari sono, quasi, nella sua testa. Nessuna empatia da parte di Chiara, nessuna capacità di immedesimarsi rispetto alla gravidanza; per lei non conta che la donna debba subire una maternità non voluta, conta solo l'onore, il "Cosa mai dirà la gente", al quale lei corre subito ai ripari con la solita trovata straordinaria: hai avuto un figlio che ti è piovuto dall'alto, sei una eroina eccezionale, sei la Vergine Maria. E significativamente Chiara si scaglia contro una categoria di finte vergini imbroglione: fanno solamente finta di esserlo, in realtà sono sozze come l'inferno, viste dal Cielo come diavoli... Perché hanno usato la contraccezione? Hanno fatto ricorso all'aborto clandestino? Intanto ci guadagnano una bella reputazione che non si meritano. Immaginatela quando, qualche decennio dopo, anche nella Chiesa si è iniziato a discutere di contraccezione come strumento di prevenzione e addirittura di educazione, e non arte diabolica. Ha sempre opposto fiera resistenza. 

La storia della purezza non può che finire su un terreno scivolosissimo, quando Chiara si avventura nella vicenda di Santa Scorese. Ne abbiamo già parlato in questo post, precisando come la narrazione del suo omicidio sia stata, negli anni successivi, profondamente modificata. Ma torniamo al momento in cui, nel 1991, Chiara tenta di lanciare l'ennesima campagna tra i gen, proponendo Santa come prima martire del Movimento ed eroina della purezza: 

Chiara Lubich, Collegamento CH 25 aprile 1991

Chiara, come vivresti tu la purezza oggi?
 
Io cercherei di fare, con l’aiuto di Dio, perché occorre sempre l’aiuto di Dio, quello che ha fatto una famosa Gen2. È una Gen2 italiana, di Bari, la quale si è trovata in pericolo per la purezza, perché un giovane la tormentava continuamente, le stava sempre dietro, dicendole di rinunciare all’Ideale, naturalmente, eccetera, per poter fare quello che voleva. Questa Gen era veramente una ragazza meravigliosa, viveva l’Ideale con intensità, non in modo qualunque, per cui si può dire che anche la sua vita precedente era veramente cristiana e Ideale.
Quindi, quale sarebbe la misura, come dobbiamo comportarci noi, voi soprattutto Gen giovani, nel campo della purezza? Ricordate sempre Santa: fino alla vita, a dar tutto. È di tale valore che merita la vita, non c’è un’altra misura.

A onor di cronaca, noi Gen degli anni Novanta eravamo dei figli degeneri, e così non siamo rimasti particolarmente entusiasti all'idea di farci ammazzare per preservare la "purezza" (la verginità? Ma che razza di "purezza" perde qualcuno, se subisce una violenza?). 
Per fortuna, come dicevamo, la famiglia di Santa, nel tempo, è riuscita a cambiare la narrazione: Santa si trovava in pericolo non per la purezza, ma in pericolo e basta, essendo vittima di uno stalker che intendeva molestarla; e la società, forse anche a causa della mentalità, non era attrezzata per difenderla. 
Ma la vera preoccupazione di Chiara, voi l'avete già capita: il folle Giuseppe Dimauro (mettiamolo sempre, il suo nome e cognome) voleva che Santa lasciasse il Movimento per lui. E in effetti il "giovane" (a chiamarlo così, sembra che tutti i "giovani" che fanno delle avance siano degli assassini), si è fatto pure beffe del pensiero di Chiara, perché ha dichiarato agli inquirenti "La Chiesa dovrebbe ringraziarmi, perché le ho dato una nuova Maria Goretti." 
Con un triste riferimento alla "fabbrica della santità", un altro tema molto caldo quando parliamo di movimenti ecclesiali: Santa è presentata come una "famosa gen", il suo caso può portare ad un processo di beatificazione, ad un'elevazione del Movimento sugli altari, e via dicendo. Preferisco fermarmi qui. 

Recapitolando: nel mondo girano l’uomo vecchio, giovani incauti e non vigilanti, libri proibiti, amici cattivi, balli scorretti, ragazzini che fanno pagliacciate mettendosi insieme prima del matrimonio, gente molle, che non capisce niente, con le catene ai piedi nella vita spirituale, professori che insegnano cose contro la purezza (e magari … le fanno??), violentatori che ti legano e così non puoi opporti, tizie che sembrano pure e invece sono sozze e viste come dei diavoli… E a qualcuno dovrebbe venire ancora voglia di avvicinarsi alla vita sessuale?
Normale che moltissimi, traumatizzati da una simile descrizione, abbiano chiuso le gambe per sempre e sviluppato seri problemi di repressione; problemi che, ovviamente, sono stati scambiati per virtù e presentati come esempio da imitare. 
Ma, per un miracolo, molti altri gen hanno continuato ad essere interessati alla sessualità, per il desiderio insopprimibile di Eros, che non è un verme schifoso, ma un giovane dotato di ali che gli permettono di sollevarsi e di volare più in alto della repressione. Ma anche tra di loro c'è chi ha avuto un prezzo da pagare: tante storie di persone che hanno sperimentato la difficoltà di lasciarsi andare nel fidanzamento, dopo il sospirato matrimonio, nella generazione dei figli. Storie di dolorose scoperte di cosa sia la sessualità nel mondo reale, o di che cosa sarebbe potuta essere, se non avessimo subito certi traumi.

Naturalmente la Lubich, dopo avere disgustato i suoi gen, svuotandoli di qualunque desiderio, pretendeva di averli in prima linea a “conquistare” quegli amici del mondo che dovevano, in contemporanea, sfuggire, perché pericolosi e immischiati con le sozzure. E questo, naturalmente, ha generato nei giovani un’ulteriore confusione e il desiderio di restarsene tra di loro, nel mondo gen, per il disagio sempre più grande di relazionarsi con l’esterno. E quindi, come sempre, il settarismo e l'esoterismo hanno trionfato.  

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